L’India più vicina: 2 appuntamenti da non perdere il 30 maggio e il 6 giugno

  • Venerdì 30 maggio h 17,45

    Armonia con il cibo: consapevolezza di un atto quotidiano

    “Il cibo, come il filo di una ghirlanda, unisce persone, popoli, culture”

    Presentazione del libro “Il cibo che dà felicità” nato dall’esperienza del Gitananda Ashram, monastero induista di Altare, luogo d’incontro fra una comunità monastica, il territorio e ospiti dal mondo.

    Il cibo, e più in generale l’atto di nutrire se stessi e gli altri, nella visione indiana assume connotazioni essenziali nella vita dell’uomo non solo in rapporto a se stesso, ma anche in quanto cardine attorno al quale ruota l’intera sfera delle interrelazioni sociali, cosmiche e universali. Il nutrimento è ciò che sostiene non solo il corpo, ma anche la mente; se “puro” in natura, esso favorisce lo sviluppo di virtù quali la compassione, la non-violenza, il rispetto verso ogni cosa esistente.

    Il libro nasce dall’esperienza della cucina del Gitananda Ashram, monastero induista situato ad Altare (SV), luogo d’incontro fra una comunità monastica, il territorio e ospiti dal mondo. Una realtà multiforme, un singolare crocevia culturale e religioso, che fa convivere svariate tradizioni.

    A seguire presentazione dei progetti di commercio equo di BIOFOOD nella produzione del tè in Sri Lanka.

    Al termine ASSAGGI D’INDIA aperitivo a tema: 5€ per i soci 7€ per i NON soci

    Venerdì 6 giugno h 17,45

    La danza: l’essenza dei sentimenti dei popoli

    “Danza, mio cuore! Danza di gioia oggi. Canti d’amore riempiano di
    musica le notti e i giorni… tra risate e singhiozzi l’umanità balla”

    La danza è il filo conduttore attraverso cui si narrano meravigliosi poemi indiani. La danza si offre come esempio sublime di unità delle arti: è teatro, è narrazione di storie divine che fanno dimenticare al danzatore ogni sentimento personale, è geometria, rito, preciso sistema di sguardi e gesti, è tutto ciò che lo spettatore, anch’egli protagonista attivo, realizza dentro di sé.

    La genialità dell’iconografia indiana consiste nell’ideazione di modelli che attingono il loro alfabeto dal linguaggio fisico, psicologico ed emozionale che l’uomo comune può comprendere. Lo scopo dell’arte in India non consiste nella bellezza in sé, ma nell’abilità di evocare gli stati più elevati dell’essere. Ogni espressione della manifestazione ricorda il movimento sinuoso e colmo di gioia e potenza di una danza.

    Al termine ASSAGGI D’INDIA aperitivo a tema: 5€ per i soci 7€ per i NON soci


    21 maggio 2014 | Scritto da: bottegadellasolidarieta | Tag:

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